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               ITALIAN 
                FOOD AND FASHION 2005 
              La 
                gestione dell’informazione 
                sul “made in Italy” 
                 
                Giovedì 7 luglio 2005 
                Dalle ore 14.00 alle ore 23,00 
                SGM Conference Center - Via Portuense, 741 - Roma 
              Comunicato 
                Fine Evento 
                 
                L’eco dei fatti di Londra non poteva non farsi sentire anche 
                sul nostro evento. Ma la seconda edizione di “Italian 
                Food and Fashion”, pur svolgendosi con maggiore 
                sobrietà rispetto allo scorso anno, ha rispettato il suo 
                calendario. All’apertura della manifestazione, lo staff, 
                ha accolto le aziende espositrici nell’area “Italian 
                Food and Fashion Bussines”, area in cui si sono svolti, 
                lungo tutto l’arco del pomeriggio i workshop tra domanda 
                ed offerta. 
                 
                Nel pomeriggio il convegno “Le leggi sulla contraffazione 
                e sulla tracciabilità come strumento di difesa del Made 
                in Italy”. Dopo la lettura dei telegrammi delle 
                istituzioni, in lutto per ciò che era accaduto a Londra, 
                al tavolo dei relatori si sono alternati gli interventi dei rappresentanti 
                del mondo del tessile e dell’enogastronomico, coordinati 
                da Marco Ferrazzoli, capoufficio stampa del CNR, 
                isituto che ha voluto essere presente perché si occupa 
                di moda e gastronomia attraverso i suoi istituti di ricerca.  
                Dopo i saluti di benvenuto del “Padrone di casa” che 
                ci ha ospitato per il secondo anno nel bellissimo centro congressi 
                SGM, Fabiola Cinque, ideatrice del progetto, 
                ha introdotto il tema della manifestazione illustrando il trai 
                d’union con la prima edizione ed il progetto attuale. 
                 
                Il primo intervento è stato quello di Maurizio 
                Bonas, presidente del Comitato di Eccellenza per la difesa del 
                Made in Italy, con ha illustrato prima le tematiche regolamentari 
                e legislative mettendo poi in evidenza i lati oscuri della situazione 
                del tessile in Italia. “Sulla contraffazione e sulla concorrenza 
                siamo in ritardo di ormai 10 anni – ha detto Bonas – 
                e oramai non possiamo più attendere. Il nostro comitato 
                ha depositato un disegno di legge, già approvato alla Camera 
                e in attesa di discussione al Senato, sulla contraffazione che 
                prevede il ritiro di 5 anni di un marchio che dichiara di essere 
                Made in Italy, quando invece l’abito è confezionato 
                o peggio, prodotto in Cina o altrove. “Una misura forse 
                eccessiva – ha aggiunto Bonas – ma l’unica che 
                può dare una risposta alle aziende che rischiano la chiusura 
                perché producono tutto in Italia. Attendiamo una risposta 
                entro settembre. Se non arriverà nei tempi migliaia di 
                aziende saranno costrette a chiudere”. Una fetta dell’economia 
                italiana che può mettere a rischio 150 mila posti di lavoro. 
                “Le istituzioni non possono continuare a stare in silenzio”, 
                ha concluso Bonas.  
                Ma i prodotti italiani, soprattutto quelli del settore tessile, 
                della moda e delle confezioni, delle calzature e in generale il 
                settore manifatturiero, non possono sperare di recuperare competitività 
                abbattendo i costi. Lo ha sottolineato bene, nella sua relazione, 
                Emanuela Iezzi, consulente Ricerca e Tendenze TOD’S 
                Group e direttore artistico del trend book “Walking”, 
                distribuita nel mondo da “Mode Information”. “Sul 
                corso finale dei prodotti Made in Italy – ha detto la Iezzi 
                – incide anche lo studio che i creativi italiani mettono 
                per realizzare un prodotto, la scelta dei tessuti, la qualità 
                delle rifiniture, il grado di confort e non ultima l’immagine 
                dei prodotti” . “Ma questo è un costo – 
                ha aggiunto la Iezzi – cui l’Italia non può 
                rinunciare”.  
                Dello stesso tono l’intervento del Governatore del 
                Lazio Slow Food, Fabrizio Russo. “La qualità 
                ha un costo – ha detto – ed è necessario educare 
                le persone a scegliere la qualità delle cose, anche del 
                cibo, pur se costa un po’ di più. Proprio il concetto 
                di “Slow” opposto al “Fast” è nato 
                per valorizzare anche la qualità del tempo da dedicarsi. 
                Purtroppo dobbiamo farlo in un momento come questo, in cui le 
                persone davvero hanno difficoltà economiche. In ogni caso 
                non ci si può nascondere che l’investimento delle 
                famiglie per il cibo è diminuito molto. Dal 63% impegnato 
                fino a vent’anni fa siamo arrivato al 13%. E questo tutto 
                a discapito della qualità dei cibi”. 
                 
                Ad accogliere il pubblico nel foyer dell’auditorium dove 
                si e’ svolto il convegno c’erano le due installazioni 
                che interpretavano: “La moda nel Made in Italy…è 
                Morta?”. Una dinanzi all’altra a contrapporsi 
                nell’interpretazione della domanda provocatoria. 
                ll creativo Massimiliano Maggio che ha curato 
                per la Fivegraphic anche gli allestimenti dell’anno scorso, 
                ha ben interpretato le risposte delle maison Coveri, 
                di Francesco Martini Coveri e Egon Von Furstenberg, 
                di Furstenberg e Merli. Infatti l’abito di Furstenberg 
                vestiva un’angelo nero, impreziosito da pizzi e 
                volants, rappresentando la morte del Made in Italy, incapace 
                di resistere agli attacchi esterni pur conservando l’unicità 
                e la preziosità delle sue creazioni artigianali. 
                L’angelo bianco di Coveri si autoalimentava 
                con la linfa della creatività sin ad elevarsi dal piedistallo 
                sostenendo e augurando lunga vita al Made in Italy. 
                Seguiva l’installazione “Lanterne rosse ed 
                Ideogrammi dorati”, con abiti di paillettes dei 
                colori della bandiera italiana sempre di Coveri, 
                in cui vi era inscenato il delitto con in mostra “il 
                corpo” del reato Made in Italy ucciso dalla Cina. 
                 
                Dopo il convegno, la manifestazione “Italian Food 
                and Fashion” si è prolungata nell’area 
                “Italian Food and Fashion Art” con 
                le performance video di Murden Multimedia “Iter-Donna” 
                e la mostra fotografica “Carne e Verdura” 
                di Cinzia Carbonelli ed Adriana Seganti dando poi il 
                via alle degustazioni ed alla cena organizzata da Gust’Arte 
                nella splendida cornice del giardino dell’SGM coronato da 
                un fresco e piacevole venticello estivo. 
                 
                L’organizzazione 
                di “Italian Food and Fashion 2005” 
                è stata curata dall’agenzia di comunicazione e pubblicità 
                di Roma Fivegraphic 
                srl e da SGM 
                Conference Center, con il patrocinio di: 
                 
                Comitato di Eccellenza per la Difesa e la Tutela “MADE 
                IN ITALY”, Alta Roma - Amministrazione Provinciale di Roma 
                - Amministrazione Comunale di Roma, Vicesindaco con delega alla 
                Moda – Arsial - ENlT, Ente Nazionale ltaliano per il Turismo 
                - Ministero Attività Produttive - Ministero per le le Politiche 
                Agricole e Forestali - Regione Lazio , Assessorato all'Agricoltura 
                – lCE, lstitutoNazionale per il Commercio Estero - Slow 
                Food - Unione lndustriali di Roma – Assoristoranti di Roma 
                e Lazio 
               
              ITALIAN 
                FOOD AND FASHION 2004 
              Il 
                “made in Italy” come fattore strategico dello sviluppo 
                e dell’economia italiana. 
                La sfida dell’originalità e della qualità. 
               
                 
                Italian Food And Fashion è l’evento 
                ideato per far incontrare creazioni di moda con prodotti enogastronomici 
                made in Italy. In particolare si incontreranno abiti 
                e cibo che permetteranno di giocare molto sia sull’eleganza 
                delle forme e dei colori sia sulla lunga e sapiente tradizione 
                artigianale che si intuisce in un bell’abito o nella valorizzazione 
                dei sapori veri.  
                Italian Food and Fashion parte quest’anno e ha l’ambizione 
                di diventare un evento annuale nel quale si coniugherà 
                una parte expo dedicata all’arte della moda e dell’enogastronomia 
                e una parte dedicata al business con l’organizzazione di 
                workshop per aziende in cui sarà messa a confronto la domanda 
                e l’offerta. 
                Questa impostazione sarà ben visibile e operativa già 
                da questa prima edizione che noi amiamo definire come il numero 
                zero. 
                Nell’area espositiva “business” ci sarà 
                la possibilità di vedere i prodotti e, nell’enogastronomico, 
                degustarli insieme agli esperti delle aziende produttive. Nell’area 
                espositiva “expo” ci sarà un modo per ammirare 
                capi e prodotti che hanno fatto e fanno ancora la storia del made 
                in italy.  
                La manifestazione è aperta a operatori dei settori fashion, 
                food e del turismo enogastronomico e congressuale. E’ possibile 
                prenotare la partecipazione attraverso la segreteria organizzativa. 
                 
                Ci aspettiamo la partecipazione di aziende nazionali ed internazionali, 
                il mondo dei PCO (professionisti del Managment Congressuale), 
                tour operator, agenzie di viaggi, ristoratori, categorie legate 
                alla moda, catene di produzione o rivendita moda, distribuzione 
                enogastronomica. 
                 
               
               
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                PATROCINI 
                 
                Alta 
                Roma 
                 
                Amministrazione 
                Provinciale di Roma 
                 
                Amministrazione 
                Comunale di Roma 
                Vicesindaco 
                con delega alla Moda 
                 
                Arsial 
                 
                ENlT 
                Ente Nazionale ltaliano 
                per il Turismo 
                 
                Regione Lazio 
                Assessorato all'Agricoltura 
                 
                Regione Lazio 
                Assessorato 
                alle Attività Produttive 
                 
                Regione Lazio 
                Assessorato al Turismo 
                 
                Movimento Turismo 
                del Vino Lazio 
                 
                UIR 
                Unione lndustriali 
                di Roma 
                Sezione Alimentare 
                Sezione Turismo 
                 
                ASSORISTORANTI 
                di Roma e Lazio  
                 
                La Città dei Sapori 
                 
                 
                Federcongressi 
                 
                ORGANIZZATORI 
                 
                  
                 
                 
                  
                 
                 
                  
                  
                SPONSOR 
                 
                   
                 
                 
                 
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